Mutui INPDAP

Lavoratori e pensionati pubblici e statali possono accedere ai mutui INPDAP per l’acquisto o la ristrutturazione della propria abitazione a tassi particolarmente agevolati.

Chi può accedere ai mutui INPDAP

A questa particolare forma di finanziamento agevolato possono accedere i dipendenti pubblici e statali assunti a tempo indeterminato oppure i pensionati che risultino iscritti da almeno tre anni alla Gestione delle prestazioni creditizie e sociali (il Fondo Credito gestito direttamente dall’INPS), che debbano sostenere la spesa per l’acquisto o la ristrutturazone della loro prima abitazione.

Si tratta infatti di un finanziamento finalizzato, che deve cioè essere destinato unicamente al fine per il quale viene concesso.

Per accedervi occorre non risultare proprietario di altri immobili su tutto il territorio nazionale, fatte salve alcune eccezioni. Ad esempio il richiedente potrà possedere quote di altro immobile, oppure aver dichiarato la prorpia volontà di formare un proprio nucleo familiare.

Fanno eccezione anche coloro che, pur risultando proprietari di un immobile precedentemente adibito a dimora familiare, abbiano provveduto ad assegnare quest’ultimo al coniuge separato. Altro requisito indispensabile al fine del mantenimento del tasso agevolato è l’obbligo di residenza nella abitazione per un periodo minimo di cinque anni.

Caratteristiche dei mutui INPDAP

I mutui INPDAP vengono concessi dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, a seguito dell’accorpamento avvenuto a fine 2011 alla Gestione ex INPDAP da parte dell’INPS.

I mutui finalizzati all’acquisto o alla ristrutturazione dell’abitazione principale possono prevedere rate fisse o variabili e prevedere la restituzione in un periodo che varia da 10 a 30 anni. L’importo massimo erogabile da parte dell’INPS è di €. 300.000 e deve includere le spese per eventuali pertinenze dell’abitazione.

Per ottenere i mutui INPDAP gli interessati dovranno redigere apposita domanda su modulistica dedicata, allegando tutta la documentazione richiesta. La domanda dovrà essere inoltrata all’Ufficio Provinciale o Territoriale INPS – Gestione ex INPDAP competente per zona. I tempi in cui occorre presentare la domanda sono compresi nelle prime decadi di gennaio, maggio e settembre di ogni anno.

Le domande presentate e correlate dei documenti necessari vengono tutte accolte nei limiti del budget che quadrimestralmente viene redatto in base alla disponibilità economica dell’Istituto. L’erogazione del mutuo può avvenire in maniera diretta oppure indiretta, cioè attraverso banche ed istituti di credito convnzionati con l’ente.

Condizioni particolari mutui INPDAP

Come già detto i mutui INPDAP possono essere concessi sia a tasso fisso che a tasso variabile. L’importo del tassi viene stabilito dal Presidente dell’Inps Gestione ex Inpdap con apposita delibera annuale.

Per il 2016 è stato previsto per i mutui a tasso fisso un interesse del 2,95%, mentre per i mutui a tasso variabile occorre prendere l’Euribor a sei mesi calcolato su 360 giorni ed aumentarlo di 200 punti base. Il piano di ammortamento è strutturato su rate semestrali posticipate ed è basato sul sistema di calcolo alla francese.

Il rimborso delle rate di ammortamento dovrà avvenire attraverso i moduli MAV che il richiedente riceverà direttamente a casa o che potrà scaricare dal sito INPS attraverso il servizio online che gli permette di accedere alla propria pagina con un codice PIN riservato.

In alternativa è possibile scegliere il rimborso delle rate mensili mediante cessione del quinto sullo stipendio o sulla pensione. In questo modo l’importo prestabilito verrà detratto automaticamente al momento del pagamento della mensilità.

Documentazione da allegare alla richiesta mutui INPDAP

Assieme al modulo standard che è disponibile on line sul sito ufficiale INPS dovranno essere presentati, pena il rigetto della domanda, i seguenti documenti:

  • documento di identità del richiedente in corso di validità;
  • codice fiscale del richiedente;
  • certificazione del reddito;
  • ultima busta paga o cedolino della pensione.

In caso di pagamento tramite cessione del quinto sullo stipendio o pensione occorre presentare eventuale attestazione di possesso di altri redditi oltre a quello erogato dall’Istituto nel caso in cui l’importo di rimborso determinato sia superiore al 20% dell’importo netto erogato mensilmente.